Bergman nel film ritenuto più forte tra i tre sulla trilogia religiosa, conduce una fredda analisi sull’amore e sulla spiritualità. I protagonisti hanno perso il contatto con Dio, e hanno perso la capacità di sentire l’amore; per se stessi, prima di tutto, e di conseguenza per gli altri. In questa condizione diviene paradigmatica la crisi esistenziale che si manifesta nella perdita del sentimento religioso. Il film sembra chiedere se sia l’amore che consente l’approccio religioso o se è questo che rende possibile la capacità di amare. Anche l’ambiente sembra aver perso il calore degli affetti: austero, freddo, battuto dal vento e coperto dai suoni interminabili dei corsi d’acqua.
Luci d’inverno di Ingmar Bergman
Bergman nel film ritenuto più forte tra i tre sulla trilogia religiosa, conduce una fredda analisi sull’amore e sulla spiritualità. I protagonisti hanno perso il contatto con Dio, e hanno perso la capacità di sentire l’amore; per se stessi, prima di tutto, e di conseguenza per gli altri. In questa condizione diviene paradigmatica la crisi esistenziale che si manifesta nella perdita del sentimento religioso. Il film sembra chiedere se sia l’amore che consente l’approccio religioso o se è questo che rende possibile la capacità di amare. Anche l’ambiente sembra aver perso il calore degli affetti: austero, freddo, battuto dal vento e coperto dai suoni interminabili dei corsi d’acqua.