Un documentario diviso in 6 bobine in cui Jonas Mekas ricostruisce con filmati girati da lui stesso, la sua difficile storia di integrazione negli Stati Uniti da rifugio politico lituano. E’ un percorso nel tempo lungo circa 30 anni documentati da pezzi di vita quotidiana dell’autore. È interessante assistere al lento e incessante cambiamento di contenuti e di stile che emerge dai filmati, a cominciare dal formato che passa dal bianco nero al colore. E simbolicamente più colorata diventa anche la vita di Mekas, che passa dai primi anni cupi, caratterizzati spesso da una scarsa socialità, ad una progressiva integrazione che lascia spazio all’ingresso di gruppi di amici, donne, e una nuova partecipazione ad eventi culturali. E tutto questo coincide con un’espressività diversa, a tratti più leggera, dove giochi e sorrisi entrano nel racconto quotidiano. Esponente delle avanguardie Mekas fa del diario autobiografico la sua cifra espressiva più importante evolvendo nel tempo lo stile che in questo lavoro concede più spazio all’unità narrativa.
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