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fede e misteroAndrea ha una vita agiata, ha tutto ma sente che gli manca la capacità di amare. Entra in un seminario gesuita su in isolotto di Venezia e li comincia a confrontarsi con se stesso, con i superiori e con gli altri novizi.

In memoria di me di Saverio Costanzo è un film austero come è richiesto dal tema trattato. Ambientato tutto negli interni del convento affronta il tema della spiritualità e della fede con lo spessore di un occhio esperto della materia. Si respira dal principio e per tutta la durata del film un aria di mistero: tutti scrutano gli altri cercando di capirne le motivazioni, possibilmente i segreti e fanno, allo stesso tempo, i conti con i propri dubbi. Ed è proprio il mistero che il superiore del convento rivela nel finale come motivo fondamentale al dubbioso Andrea. Il mistero è l’istanza primaria, precedente alla capacità di amare, e provare un sentimento reale. E’ l’atto di fede supremo che accetta il proprio destino, dato dalle proprie capacità e inclinazioni. Questo permette il compimento della propria vita in modo completo, che è quello per cui ognuno è stato chiamato all’esistenza.