In questo secondo film della trilogia dei colori, Krzysztof Kieslowski mette in scena una storia che ha tratti fortemente narrativi, fino a toccare momenti di suspance. Rimane la consueta abilità di indagare in modo dettagliato nella psicologia dei personaggi, semplicemente con l’uso consapevole della macchina da presa. Il tema dell’uguaglianza è sviluppato su due binari paralleli. Quello dell’amicizia tra i due uomini, che condividono una situazione di sofferenza e che riescono a rimanere sulla stessa lunghezza d’onda fino aa essere di aiuto reciproco. Dall’altra parte abbiamo l’uguaglianza che non c’è tra l’uomo e la donna e che alternatamente prima l’uomo poi la donna cercano di raggiungere. Lo stato di debolezza iniziale dell’uomo consente alla donna di schiacciarlo e quando l’uomo ritrova il suo potere riesce a trovare il modo per mettere la donna in condizione di inferiorità. Si tratta quindi di un processo vendicativo che non solo riesce a stabilire quell’uguaglianza utile ad entrambi, come nel caso dell’amicizia con l’uomo, ma diventa qualcosa che finirà per ritorcersi contro il protagonista, impossibilitato, nonostante tutto, a tornare ad amare la sua ex moglie. Se in film blu il colore generale delle scene, in questo film prevale il bianco
Trois Couleurs: Blanc di Krzysztof Kieslowski
Karol Karol è un uomo polacco che sposato una donna francese, Dominque. La donna ha intentato una causa di divorzio perché il matrimonio non è stato consumato. Nonostante Karol continui a dichiarare il suo amore a Dominque e a ricordarle che prima che si trasferissero in Francia la loro sessualità funzionava bene, si arriva al divorzio. Messo in seria difficoltà dalla ex moglie Karol finisce sulla strada e poi riesce a tornare in Polonia con l’aiuto di un uomo incontrato in strada. In Polonia Karol grazie ad un una serie di iniziative spregiudicate diventa ricco e comincia tramare per vendicarsi.
In questo secondo film della trilogia dei colori, Krzysztof Kieslowski mette in scena una storia che ha tratti fortemente narrativi, fino a toccare momenti di suspance. Rimane la consueta abilità di indagare in modo dettagliato nella psicologia dei personaggi, semplicemente con l’uso consapevole della macchina da presa. Il tema dell’uguaglianza è sviluppato su due binari paralleli. Quello dell’amicizia tra i due uomini, che condividono una situazione di sofferenza e che riescono a rimanere sulla stessa lunghezza d’onda fino aa essere di aiuto reciproco. Dall’altra parte abbiamo l’uguaglianza che non c’è tra l’uomo e la donna e che alternatamente prima l’uomo poi la donna cercano di raggiungere. Lo stato di debolezza iniziale dell’uomo consente alla donna di schiacciarlo e quando l’uomo ritrova il suo potere riesce a trovare il modo per mettere la donna in condizione di inferiorità. Si tratta quindi di un processo vendicativo che non solo riesce a stabilire quell’uguaglianza utile ad entrambi, come nel caso dell’amicizia con l’uomo, ma diventa qualcosa che finirà per ritorcersi contro il protagonista, impossibilitato, nonostante tutto, a tornare ad amare la sua ex moglie. Se in film blu il colore generale delle scene, in questo film prevale il bianco
In questo secondo film della trilogia dei colori, Krzysztof Kieslowski mette in scena una storia che ha tratti fortemente narrativi, fino a toccare momenti di suspance. Rimane la consueta abilità di indagare in modo dettagliato nella psicologia dei personaggi, semplicemente con l’uso consapevole della macchina da presa. Il tema dell’uguaglianza è sviluppato su due binari paralleli. Quello dell’amicizia tra i due uomini, che condividono una situazione di sofferenza e che riescono a rimanere sulla stessa lunghezza d’onda fino aa essere di aiuto reciproco. Dall’altra parte abbiamo l’uguaglianza che non c’è tra l’uomo e la donna e che alternatamente prima l’uomo poi la donna cercano di raggiungere. Lo stato di debolezza iniziale dell’uomo consente alla donna di schiacciarlo e quando l’uomo ritrova il suo potere riesce a trovare il modo per mettere la donna in condizione di inferiorità. Si tratta quindi di un processo vendicativo che non solo riesce a stabilire quell’uguaglianza utile ad entrambi, come nel caso dell’amicizia con l’uomo, ma diventa qualcosa che finirà per ritorcersi contro il protagonista, impossibilitato, nonostante tutto, a tornare ad amare la sua ex moglie. Se in film blu il colore generale delle scene, in questo film prevale il bianco