Lulu Wang mette una grande bugia al centro della sua narrazione, una bugia a fin di bene che dovrebbe servire a proteggere chi è ammalato e fa di questa bugia un dibattito etico. Insieme ad una grande bugia, ci sono tante altre piccole bugie che ognuno dice per cercare di stare meglio con se stessi e gli altri, in sostanza fini di bene come dice il sottotitolo del film. E su questo aspetto si intreccia l’altra grande questione del film, la cultura diversa dei due grandi paesi in questione e la scissione che i protagonisti, nati in Cina ed emigrati in America ed in Giappone vivono inconsapevolmente. Ed è proprio sulla necessità di riuscire ad integrare questi due aspetti, integrazione rappresentata dalla scelta di dire, o meno, la bugia, che i protagonisti dovranno riflettere lungo il percorso del loro commiato dall’anziana parente
The Farewell di Lulu Wang
Lulu Wang mette una grande bugia al centro della sua narrazione, una bugia a fin di bene che dovrebbe servire a proteggere chi è ammalato e fa di questa bugia un dibattito etico. Insieme ad una grande bugia, ci sono tante altre piccole bugie che ognuno dice per cercare di stare meglio con se stessi e gli altri, in sostanza fini di bene come dice il sottotitolo del film. E su questo aspetto si intreccia l’altra grande questione del film, la cultura diversa dei due grandi paesi in questione e la scissione che i protagonisti, nati in Cina ed emigrati in America ed in Giappone vivono inconsapevolmente. Ed è proprio sulla necessità di riuscire ad integrare questi due aspetti, integrazione rappresentata dalla scelta di dire, o meno, la bugia, che i protagonisti dovranno riflettere lungo il percorso del loro commiato dall’anziana parente