Grace è una giovane donna che lavoro in una struttura dove sono affidati adolescenti problematici. Insieme a lei c’è Mason, che è suo compagno nella vita. Quando arriva Jayden, una giovane adolescente particolarmente difficile, Grace ritrova nel vissuto della ragazza, uno del tutto simile al suo. Dopo una forte diffidenza iniziale tra le due si stabilisce un forte legame empatico che consente ad entrambe di lavorare, finalmente, sul vissuto traumatico.
Il film di Destin Daniel Cretton fa un’indagine sul disagio traumatico, che in questo caso non è solo giovanile. La difficoltà è quella di esplicitare il vissuto doloroso ed in questo senso l’adolescente è simile alla donna adulta. Il blocco emotivo produce sentimenti di rabbia frequenti che portano a relazioni complicate. Il lavoro fa luce sull’aspetto “terapeutico” della relazione dove entrambe le parti in causa costituiscono per l’altro un punto fondamentale dove è possibile riconoscersi e sentirsi comprese. Questo permette il passaggio da una vita traballante, come la macchina da presa che riprende, ad una dove la consapevolezza rende più sopportabile questa instabilità, il tutto per un “ending” sin troppo “happy”.

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