Lynne Ramsay affronta il tema del disagio sociale, con un racconta dove crudezza narrativa e poesia si compenetrano con molta efficacia. Il protagonista è un ragazzino appena entrato nell’adolescenza, che diventa il simbolo di tutto il disagio sociale dell’intera comunità: i rapporti umani sono quasi assenti, quelli sani almeno, persino all’interno del nucleo famigliare. Nessuno, adulto o giovane, è capace di prendersi cura in modo efficace degli altri, o di stabilire una relazione bilanciata e di scambio; le difficolta esistenziali rendono impossibili le relazioni famigliari, amicali e affettive. Rimangono possibili momenti fugaci di condivisione, che pur se disfunzionali, consentono di continuare ad alimentare il necessario senso di comunità
Ratcatcher di Lynne Ramsay
James ha dodici anni, vive nella periferia disagiata di Glasgow, tra rifiuti e topi, in un ambiente sociale dove i rapporti umani sono molto complessi. Il padre è dedito all’alcool, il canale dove gioca con gli amici è un luogo pericoloso e a volte di morte. Sogna di trasferirsi nel nuovo appartamento che il comune dovrebbe dare alla sua famiglia, e trova conforto in una ragazzina che si offre a tutti.
Lynne Ramsay affronta il tema del disagio sociale, con un racconta dove crudezza narrativa e poesia si compenetrano con molta efficacia. Il protagonista è un ragazzino appena entrato nell’adolescenza, che diventa il simbolo di tutto il disagio sociale dell’intera comunità: i rapporti umani sono quasi assenti, quelli sani almeno, persino all’interno del nucleo famigliare. Nessuno, adulto o giovane, è capace di prendersi cura in modo efficace degli altri, o di stabilire una relazione bilanciata e di scambio; le difficolta esistenziali rendono impossibili le relazioni famigliari, amicali e affettive. Rimangono possibili momenti fugaci di condivisione, che pur se disfunzionali, consentono di continuare ad alimentare il necessario senso di comunità
Lynne Ramsay affronta il tema del disagio sociale, con un racconta dove crudezza narrativa e poesia si compenetrano con molta efficacia. Il protagonista è un ragazzino appena entrato nell’adolescenza, che diventa il simbolo di tutto il disagio sociale dell’intera comunità: i rapporti umani sono quasi assenti, quelli sani almeno, persino all’interno del nucleo famigliare. Nessuno, adulto o giovane, è capace di prendersi cura in modo efficace degli altri, o di stabilire una relazione bilanciata e di scambio; le difficolta esistenziali rendono impossibili le relazioni famigliari, amicali e affettive. Rimangono possibili momenti fugaci di condivisione, che pur se disfunzionali, consentono di continuare ad alimentare il necessario senso di comunità