Counseling sostegno e aiuto Counselor a Roma

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la relazione autenitca che curaRoberto Faenza costruisce il film basandosi sul libro di Aldo Carotenuto “Diario di una segreta simmetria”, che a sua volte prende spunto da lettere, ritrovate a distanza di anni, che Sabina Spielrein spediva al suo terapeuta Carl Gustav Jung.

E’ la storia di una scoperta.
Jung è un giovane medico che sperimenta per la prima volta su Sabina, diagnosticata affetta da isteria, la nuova terapia psicoanalitica di Freud, di cui egli stesso è allievo prediletto.

Jung si dedica con passione al suo lavoro, dedica tutta la sua vita ai suoi pazienti, e Sabina che è una giovane e bella donna riceve lo stesso tipo di attenzione. Ben presto l’ardente passionalità di Sabina, la sua intelligenza, le sue intuizioni diventano per Jung una potente attrazione amorosa, ricambiata dalla stessa Sabina.

Il rapporto terapeutico sconfina e si trasforma in una storia d’amore travolgente che Jung dovrà interrompere quando capisce che è a rischio la sua vita, il suo lavoro, la famiglia, il suo stesso equilibrio. Sabina tornerà nella sua Russia e a sua volta studierà psicologia e svilupperà ella stessa un suo approccio terapeutico indirizzato in special modo verso i bambini.

Quello che rimane di questa storia, che vista da oggi sarebbe vista come una grossa violazione dei confini dell’ambito terapeutico, è che la relazione autentica, fatta anche di amore nel senso più ampio del termine, è ciò che guarisce. E il percorso è per entrambi di evoluzione.  Sabina, ricostruisce, con la terapia di Jung, il bisogno di amore primario e potrà dedicarsi finalmente agli altri; Jung, che veniva da una mondo fatto di rigide convenzioni, grazie a questo sconfinamento scopre qualcosa di più di se , quel qualcosa che gli permetterà di porre le basi per sviluppare il suo personale approccio terapeutico olistico.

Il tutto è raccontato da una coppia dei nostri giorni che a Mosca, si incontra casualmente in una biblioteca e cerca di ricostruire i pezzi di questa storia. A differenza della Spielrein e di Jung i due non avranno lo stesso coraggio, lo stesso trasporto passionale e confineranno al rapporto di collaborazione, una attrazione che sembra sul punto di sbocciare.

Due piani narrativi che si intrecciano. L’alternanza della densità emotiva delle due storie permette di prendere fiato tra uno stacco e l’altro dalla storia principale.