È proprio questa impossibilità che Carlos Reygadas attraverso un linguaggio decisamente fuori dalle righe. Tempi di inquadrature molto lunghi, simbolismi a tratti indecifrabili, inquadrature sdoppiate all’interno di un circolo di riferimento centrale: c’è tutto per rendere complessa la comunicazione con lo spettatore. Si tratta di un lavoro dove il linguaggio narrativo lascia molto spazio a quello delle immagini; la narrazione è decisamente ridotta e tutti i personaggi non sono in grado di produrre cambiamenti significati nella storia raccontata. Un’opera che punta tutto sull’espressività sensoriale e visiva.
Post Tenebras Lux di Carlos Reygadas
È proprio questa impossibilità che Carlos Reygadas attraverso un linguaggio decisamente fuori dalle righe. Tempi di inquadrature molto lunghi, simbolismi a tratti indecifrabili, inquadrature sdoppiate all’interno di un circolo di riferimento centrale: c’è tutto per rendere complessa la comunicazione con lo spettatore. Si tratta di un lavoro dove il linguaggio narrativo lascia molto spazio a quello delle immagini; la narrazione è decisamente ridotta e tutti i personaggi non sono in grado di produrre cambiamenti significati nella storia raccontata. Un’opera che punta tutto sull’espressività sensoriale e visiva.