Bong Joon-ho mette in scena un lavoro di altissimo livello, perfettamente funzionante in tutte le sue componenti, dalla sceneggiatura, alla fotografia alla direzione degli attori, e al continuo rimando di rime simboliche degli ambienti alto e basso che sono presenti nel film. Un film completamente proiettato nelle dinamiche contemporanee utilizzando in modo efficace i suoi simboli, lo smartphone, le identità fittizie, senza eleggerli inutilmente protagonisti. Una commedia nera che diventa sempre più un conflitto di classe che esplode nel finale. L’invito è a non pianificare troppo le cose della vita perché c’è sempre qualcosa che accade in modo non previsto. Tanto vale essere capaci di adattarsi momento per momento alle evenienze che la vita propone
Parasite di Bong Joon-ho
Bong Joon-ho mette in scena un lavoro di altissimo livello, perfettamente funzionante in tutte le sue componenti, dalla sceneggiatura, alla fotografia alla direzione degli attori, e al continuo rimando di rime simboliche degli ambienti alto e basso che sono presenti nel film. Un film completamente proiettato nelle dinamiche contemporanee utilizzando in modo efficace i suoi simboli, lo smartphone, le identità fittizie, senza eleggerli inutilmente protagonisti. Una commedia nera che diventa sempre più un conflitto di classe che esplode nel finale. L’invito è a non pianificare troppo le cose della vita perché c’è sempre qualcosa che accade in modo non previsto. Tanto vale essere capaci di adattarsi momento per momento alle evenienze che la vita propone