Anghelopoulos con I suoi toni lirici racconta la scoperta della vita di due bambini attraverso la metafora del viaggio. È una scoperta che include molte parti dolorose e che non arriva mai ad un reale compimento, sempre alle prese col mondo che tenta di corromperli o li ignora. Soprattutto per la bambina il viaggio è la scoperta della durezza e della prevaricazione che può mettere in atto l’uomo. L’incontro finale con l’albero, simbolo paterno e generatore conclude il viaggio di scoperta. Fotografia impeccabile e preferenza per scene lunghe con pochi movimenti di macchina puntellano con fermezza lo sbandamento affettivo dei due protagonisti