Dopo Taxi Teheran ho visto questo altro lavoro di Jafar Panahi. Offside racconta di una partita di calcio dell’Iran che è decisiva ai fini di una storica qualificazione ai mondiali del 2006. Ci sono molte tifose e appassionate che vogliono entrare a vedere la partita e dovranno escogitare strategie astute per superare il divieto che il regime di Teheran impone alle donne. Lo stadio è interdetto loro perché luogo inadatto a cause delle grida, delle bestemmie e dell’atmosfera sfrenata che si vive. Molte vengono bloccate e tenute in stato di fermo appena fuori dalle mura, e il film racconta il lungo dissidio che si mette in scena tra un gruppo di fermate ed i militari che le tengono prigioniere. Quello che emerge è che le leggi restrittive dello stato tutto sommato sembrano non essere realmente comprese nemmeno da chi le dovrebbe far rispettare. E la vittoria della nazionale di calcio, con la festa che ne consegue, diventa motivo per allentare i controlli, cosi che il popolo può gioire unito senza divisioni di sorta, unito dalle emozioni che possono condividere. Film interessante, semplice nella struttura ed estremamente realistico e comunicativo, caratterizzato da un rumore di fondo continuo, dato da grida, dialoghi serrati e concitati, che ben rappresenta l’atmosfera dello stadio durante una partita di calcio.