Pascal Plante racconta una storia tra sport e crescita individuale. Come accade spesso in questi casi, la protagonista è una sportiva professionista che ha sviluppato in modo articolato la sua identità di nuotatrice, ma che non si trova altrettanto “evoluta” in tutte le sue altre identità necessarie a vivere nella comunità. Questo procura alla ragazza un conflitto molto forte che andrà risolto per errori e tentativi come qualsiasi altro percorso di crescita, e la difficoltà aumenta in ragione degli ottimi risultati che consegue nel suo sport. Plante non abbandona mai la sua protagonista, sempre presente in ogni scena, e riesce a rappresentare molto bene, in modo convincente, le scene di nuoto, con delle riprese che restituiscono molto bene l’amore per questo sport.
Nadia, Butterfly
Pascal Plante racconta una storia tra sport e crescita individuale. Come accade spesso in questi casi, la protagonista è una sportiva professionista che ha sviluppato in modo articolato la sua identità di nuotatrice, ma che non si trova altrettanto “evoluta” in tutte le sue altre identità necessarie a vivere nella comunità. Questo procura alla ragazza un conflitto molto forte che andrà risolto per errori e tentativi come qualsiasi altro percorso di crescita, e la difficoltà aumenta in ragione degli ottimi risultati che consegue nel suo sport. Plante non abbandona mai la sua protagonista, sempre presente in ogni scena, e riesce a rappresentare molto bene, in modo convincente, le scene di nuoto, con delle riprese che restituiscono molto bene l’amore per questo sport.