
Sae-bom vive con la madre Yoon-hee, separatasi da qualche tempo dal padre. La vita di Yoon-hee è priva di momenti di serenità, rinchiusa in una solitudine che nasconde un passato mai rilevato. Quando Sae-bom trova una lettera destinata alla madre proveniente da una donna che aveva amato in gioventù organizza, a loro insaputa, un viaggio che consentirà alle due donne di rivedersi.
Nel film di Dae Hyung Lim, il tema dell’omosessualità delle due donne, cche pure è centrale nella storia, è solo un modo per declinare la necessità degli individui per manifestarsi nella loro interezza identitaria. Tutti i personaggi, sembrano imprigionati in forme identitarie che sono socialmente accettabili, e questo provoca in loro quella malinconia di vita che è la cifra di tutta la storia narrata. La paura che blocca l’espressione identitaria che costringe le persone a celare segreti per lungo tempo nella vita, e che finiscono per determinarla in modo deciso, può essere affrontata senza essere necessariamente vinta; quel tanto che basta per vivere con un respiro più ampio e in sostanza con maggiore serenità.
Articoli Recenti
L’Atalante di Jean Vigo
In un piccolo villaggio francese Jean sposa Juliette, e la porta con se nella sua vita nella chiatta che solca i fiumi del paese. [...]
Drive my car di Ryûsuke Hamaguchi
La morte dell’amata moglie è un evento che pesa ancora troppo nella vita di Yusuke Kafusu, noto regista teatrale giapponese, grande esperto di Cechov. [...]
Lunana – A yak in the classroom di Pawo Choyning Dorji
Ugyen sta terminando la scuola per diventare maestro, quando capisce di non essere portato per quel lavoro. Sogno un visto per l’Australia dove poter [...]
Pickpocket di Robert Bresson
Michel è un giovane che pratica il borseggio. Ma quella che all’inizio è una necessità, si rivela man mano una vocazione del giovane, che [...]