Agosto del 1987, la tredicenne Camilla arriva nella sua villa di famiglia all’Argentario per trascorrere le vacanze estive, come da tradizione. E’ fermamente decisa a dare il suo primo bacio, e ha deciso che Antonello, vicino di villa di cui è invaghita sarà il prescelto. Appreso che Antonello ha già una fidanzata sposta la sua attenzione su Adelmo, un giovane ragazzo che pulisce la piscina di casa. Con una madre al limite della depressione e un padre assente perché ha un amante la sua estate prenderà un’altra piega
Ho visto questo film di Carlo Virzì alla rassegna Cinemente di Roma e inaspettatamente mi è molto piaciuto. Se l’apparenza porta a pensare ad un film adolescenziale, con quell’ambientazione negli anni 80 con musiche dell’epoca, che è un cliché tipico di film di questo tipo, nello svolgersi il film rivela una inaspettata profondità nella sua descrizione di casi esemplari di conflittualità che si intrecciano. La difficoltà di Camilla e delle sue amiche che stanno per entrare in quel periodo complicato che è l’adolescenza si accavalla con la crisi della coppia genitoriale e la differenza di classe. Nella crisi di valori che vive la coppia che entra in crisi i figli si trovano da soli a costruirsi il proprio mondo con le loro fantasie e le loro paure. E da soli entrando in contatto con l’altro realmente piuttosto che con un immagine, possono cominciare a crescere. Il film ha il pregio di affrontare con un linguaggio semplice temi importanti in modo incisivo e coinvolgente.