Christian Petzold, in una storia tra melodramma e noir, focalizza l’attenzione su un classico triangolo amoroso, confidando in espedienti e colpi di scena che sembrano essere datati. Ciononostante il film riesce a mantenere sempre viva l’attenzione e a sorprendere, almeno nei microeventi, lo spettatore. È la storia di tre solitudini alle prese con una vita difficile per motivi diversi. La difficoltà di integrazione dell’immigrato, di una donna con un passato poco edificante e di un uomo che non ha nessun progetto di vita. Su tutto è il denaro che muove i fili della vicenda, la sua necessità che costringe i protagonisti a scelte che non farebbero altrimenti. E ognuno dei protagonisti confida che qualcuno potrà aiutarlo a dare una svolta alla propria esistenza, forzando situazioni e portando al fallimento questo progetto.
Jerichow di Christian Petzold
Christian Petzold, in una storia tra melodramma e noir, focalizza l’attenzione su un classico triangolo amoroso, confidando in espedienti e colpi di scena che sembrano essere datati. Ciononostante il film riesce a mantenere sempre viva l’attenzione e a sorprendere, almeno nei microeventi, lo spettatore. È la storia di tre solitudini alle prese con una vita difficile per motivi diversi. La difficoltà di integrazione dell’immigrato, di una donna con un passato poco edificante e di un uomo che non ha nessun progetto di vita. Su tutto è il denaro che muove i fili della vicenda, la sua necessità che costringe i protagonisti a scelte che non farebbero altrimenti. E ognuno dei protagonisti confida che qualcuno potrà aiutarlo a dare una svolta alla propria esistenza, forzando situazioni e portando al fallimento questo progetto.