Ousmane Sembène, autore e regista, gira il suo primo film in lingua locale, il wolof s un tema che mette a nudo la condizione della società senegalese, dove imbrogli, ladri, strozzini imperano tra la povertà generale. È anche il ritratto di una società scossa dagli esiti del colonialismo che crea una burocrazia e un tessuto urbano non adatti a quel tipo di società, e che finiscono per complicarla piuttosto che aiutarla. Anche l’enorme disparità delle condizioni economiche e di potere sembra essere collegata agli sconquassi della colonizzazione, portatrice di modelli fuorvianti e tutto sommato non raggiungibili dai locali. In un mondo cosi disgraziato la speranza, e l’esortazione viene proprio dai protagonisti che, infine, si convincono che spetta solo a loro, alla gente, cambiare le sorti del mondo che vivono.
Il vaglia di Ousmane Sembène
Ousmane Sembène, autore e regista, gira il suo primo film in lingua locale, il wolof s un tema che mette a nudo la condizione della società senegalese, dove imbrogli, ladri, strozzini imperano tra la povertà generale. È anche il ritratto di una società scossa dagli esiti del colonialismo che crea una burocrazia e un tessuto urbano non adatti a quel tipo di società, e che finiscono per complicarla piuttosto che aiutarla. Anche l’enorme disparità delle condizioni economiche e di potere sembra essere collegata agli sconquassi della colonizzazione, portatrice di modelli fuorvianti e tutto sommato non raggiungibili dai locali. In un mondo cosi disgraziato la speranza, e l’esortazione viene proprio dai protagonisti che, infine, si convincono che spetta solo a loro, alla gente, cambiare le sorti del mondo che vivono.