George Ovashvili coniuga road movie e racconto di formazione raccontando la storia di questo adolescente determinato a ritrovare il padre e in fondo se stesso. Scoprire le proprie origini, i luoghi e gli affetti diviene per Tedo un punto fondamentale per poter procedere nella propria vita. Il viaggio che farà sarà interminabile, pieno di incontri, di difficoltà e anche di solidarietà, diviso tra amici georgiani e nemici abkhazi. Il regista sceglie un protagonista strabico, che spesso serra gli occhi, una simbologia che sta a rappresentare la difficoltà di interpretare gli eventi in modo univoco, proprio come ambigui sono i comportamenti delle persone che incontra. Il protagonista imparerà a sopportare le frustrazioni della vita, sempre pronta ad offrire una prospettiva diversa rispetto a quella auspicata. Forte dell’amore che nutre per il padre e per la vita, Tedo sarà in grado di trarre profitto dalla sua esperienza.
Gagma napiri (L’altra sponda) di George Ovashvili
George Ovashvili coniuga road movie e racconto di formazione raccontando la storia di questo adolescente determinato a ritrovare il padre e in fondo se stesso. Scoprire le proprie origini, i luoghi e gli affetti diviene per Tedo un punto fondamentale per poter procedere nella propria vita. Il viaggio che farà sarà interminabile, pieno di incontri, di difficoltà e anche di solidarietà, diviso tra amici georgiani e nemici abkhazi. Il regista sceglie un protagonista strabico, che spesso serra gli occhi, una simbologia che sta a rappresentare la difficoltà di interpretare gli eventi in modo univoco, proprio come ambigui sono i comportamenti delle persone che incontra. Il protagonista imparerà a sopportare le frustrazioni della vita, sempre pronta ad offrire una prospettiva diversa rispetto a quella auspicata. Forte dell’amore che nutre per il padre e per la vita, Tedo sarà in grado di trarre profitto dalla sua esperienza.