A Lampedusa c’è un giovane ragazzo, Samuele, che vive la sua vita a stretto contatto con la natura e le tradizioni locali, come del resto molte delle persone intorno a lui. In un’altra parte dell’isola ci sono tanti uomini costantemente impegnati nel salvataggio dei migranti che dai barconi lanciano sos: una battaglia drammatica contro il tempo che ha successo solo in parte.
Gianfranco Rosi racconta in questo bellissimo documentario, Lampedusa e la grande contraddizione che va in scena ogni giorno. Da una parte una comunità ancora in gran parte legata alle tradizioni, che vive come hanno sempre vissuto da secoli gli abitanti, dove i giovani hanno il tempo di giocare e sognare e gli adulti lavorano per mandare avanti la famiglia, dall’altra le vicende strazianti dei migranti che tutto questo hanno perso e che in qualche modo cercano. La dolcezza la semplicità e la grande vitalità di Samuele si contrappongono alle storie di queste donne e questi uomini che hanno oltrepassato i limiti di quello che è umano alla ricerca di una vita vivibile. Il tutto raccontato con una grande semplicità di linguaggio, rigorosamente descrittivo, che non cede mail al tentativo di drammatizzare una storia che alterna vita e morte.