Bong Joon-ho nel suo primo film disegna uno spaccato di umanità legato tra loro dal cane, col quale ognuno ha un rapporto diverso. Il cane che a volte abbaia ma che molto più spesso è fedele compagno del suo padrone e che spesso deve difendersi da chi vede in lui un elemento di disturbo o un potenziale pasto.
Cosi come il cane, sono tutti i protagonisti ad essere raccontati nelle loro fragilità, a volte mascherate da comportamenti minacciosi, e forse sono proprio loro i veri cani che abbiano ma non mordono; nel momento della reciproca comprensione possono sviluppare un rapporto più efficace tra loro. Il film oscilla continuamente tra vari generi, tipico della produzione del regista, e nasconde una grande intensità nella sua capacità di dipingere personaggi, in un formato che è certamente leggero e quasi di intrattenimento.