Quando l’orchestra in cui Daigo suona il violoncello viene sciolta, arriva per lui il momento di prendere una decisone. E’ un musicista di poco talento e la sua vita deve cambiare. Lascia la musica e Tokyo per tornare nel suo paese d’origine con la moglie Mika, dove l’aspettano i ricordi di una mamma morta tempo prima e un papà assente sin dall’infanzia, scappato con un’altra donna e mai più rivisto. Sarà il lavoro, che causalmente trova, a cambiare la sua vita: il tanato esteta. Prepara le salme, con una cerimonia d fronte a tutti i parenti prima dell’ultimo viaggio. Se all’inizio il disgusto e la vergogna portano Daigo a nascondere anche alla moglie il suo lavoro, col tempo scoprirà valore di questo compito e capirà di avere un talento speciale che gli consentirà infine di chiudere i conti con il passato preparando la salma del padre trovato morto un villaggio di pescatori.
Mi è piaciuto molto questo film di Yojiro Takita che tratta un tema così complesso come la morte con delicatezza e sensibilità. E sono tanti i temi che vengono affrontati intorno a questo principale, che è un simbolo verso il quale tutti convergono. La morte, il cadavere che spaventa tanto da tenere lontani anche i parenti, una volta ricomposto con amore, e trattato con tutta la dignità e la cura del caso, si trasforma permettendo ai parenti di avvicinarsi di nuovo e partecipare alla cerimonia con tutta la pienezza dei sentimenti, per un saluto completo. Questa salma che vediamo più volte ricomposta, è il simbolo di tutte le paure dell’uomo, è la paura più grande; come tutte le paure può essere trasformata rimanendo in contatto pieno con questa, prendendosene cura con amore e attenzione. Questo ripara ferite antiche e dolorose. Allo stesso tempo per arrivare a questo c’è bisogno di riconosce e seguire la propria reale inclinazione. Come fa Daigo quando lascia musica e inizia questo lavoro così difficile, che ad un certo punto moglie ed amici lo abbandonano, tale è la vergogna. Ma Daigo sa che quella è la sua strada, e rimanendo fedele a questa vedrà cambiare la prospettiva intorno a se. Quello che accomuna tutti gli eventi è la trasformazione. I corpi muoiono, i cicli di vita, i sentimenti, muoiono per trasformarsi in qualcosa di nuovo, trasformazione spesso necessaria per accedere ad una nuova fase dell’esistenza