Kamir Ainouz esplora il tema dello sradicamento identitario di seconda generazione, certamente con grande energia. La posizione che prende la regista è evidente in tutto il film, dove sono solo le donne ad avere quella forza morale in grado di cambiare qualcosa, mentre tutte le figure maschili, detengono un potere che però è gravemente condizionato dagli istinti che sembrano essere l’unica cosa che li governa. Attraverso un duro percorso Selma e la mamma saranno in grado di uscire dal dualismo identitario che proviene dalle culture di appartenenza, per seguire un percorso più consono e aderente alla propria natura individuale. La messa in scena del film, rende poco credibile la fruizione, non perché i fatti non lo siano, anche se spesso sono molto confusi, ma per il modo, direi quasi barocco, in cui vengono esposti.
Cigare Au Miel di Kamir Ainouz
Kamir Ainouz esplora il tema dello sradicamento identitario di seconda generazione, certamente con grande energia. La posizione che prende la regista è evidente in tutto il film, dove sono solo le donne ad avere quella forza morale in grado di cambiare qualcosa, mentre tutte le figure maschili, detengono un potere che però è gravemente condizionato dagli istinti che sembrano essere l’unica cosa che li governa. Attraverso un duro percorso Selma e la mamma saranno in grado di uscire dal dualismo identitario che proviene dalle culture di appartenenza, per seguire un percorso più consono e aderente alla propria natura individuale. La messa in scena del film, rende poco credibile la fruizione, non perché i fatti non lo siano, anche se spesso sono molto confusi, ma per il modo, direi quasi barocco, in cui vengono esposti.