Si tratta di un lavoro itinerante, caratterizzato dal continuo spostamento che Nanni, che interpreta se stesso, descrive per le vie di Roma, per le isole Siciliane e per gli studi medici. Se è molto forte l’impronta personale del regista, bisogna rilevare che in ogni caso tutte le scene, tranne una del terzo episodio, sono ricostruite con particolare cura. Quindi un film che vuole essere documentario ma prodotto come una fiction. In tutti gli episodi emerge il carattere solitario del protagonista, che in alcuni casi sembra proprio cercare quello spazio di silenzio e di lontananza dal mondo che potrebbe aiutarlo ad allontanare quel disagio esistenziale che manifesta continuamente in presenza dei suoi simili
Caro Diario di Nanni Moretti
Si tratta di un lavoro itinerante, caratterizzato dal continuo spostamento che Nanni, che interpreta se stesso, descrive per le vie di Roma, per le isole Siciliane e per gli studi medici. Se è molto forte l’impronta personale del regista, bisogna rilevare che in ogni caso tutte le scene, tranne una del terzo episodio, sono ricostruite con particolare cura. Quindi un film che vuole essere documentario ma prodotto come una fiction. In tutti gli episodi emerge il carattere solitario del protagonista, che in alcuni casi sembra proprio cercare quello spazio di silenzio e di lontananza dal mondo che potrebbe aiutarlo ad allontanare quel disagio esistenziale che manifesta continuamente in presenza dei suoi simili