Hannes Stöhr ci racconta la traiettoria del famoso dj Paul Kalkbrenner, che interpreta sè stesso, in un momento chiave della sua vita. L’abuso di sostanze, la schizofrenia che ne deriva e la mancata presa di consapevolezza della gravita del suo problema, porta il protagonista in una situazione veramente pericolosa. In questo momento, come spesso accade, perde gli affetti che non riescono più a stragli vicino e probabilmente proprio questa situazione disperata lo porta ad accettare le cure dell’ospedale. La sua musica lo aiuta ad uscirne, la stessa musica che in qualche modo lo aveva spinto nell’abisso. La narrazione è sempre al lato del dj, a volte sentiamo e vediamo con lui, stimolando lo spettatore a partecipare in modo diverso a seconda della propria personale esperienza di vita
Berlin Calling di Hannes Stöhr
Hannes Stöhr ci racconta la traiettoria del famoso dj Paul Kalkbrenner, che interpreta sè stesso, in un momento chiave della sua vita. L’abuso di sostanze, la schizofrenia che ne deriva e la mancata presa di consapevolezza della gravita del suo problema, porta il protagonista in una situazione veramente pericolosa. In questo momento, come spesso accade, perde gli affetti che non riescono più a stragli vicino e probabilmente proprio questa situazione disperata lo porta ad accettare le cure dell’ospedale. La sua musica lo aiuta ad uscirne, la stessa musica che in qualche modo lo aveva spinto nell’abisso. La narrazione è sempre al lato del dj, a volte sentiamo e vediamo con lui, stimolando lo spettatore a partecipare in modo diverso a seconda della propria personale esperienza di vita