Krzysztof Zanussi affronta il tema del conflitto generazionale e della difficoltà di trovare una definizione nel momento “di mezzo” della vita degli individui. Lo fa col suo stile solito, un raffinato dialogo dal principio alla fine, dove le immagini diventano quasi secondare rispetto al teso, slavo nel “quasi” drammatico finale.
Zanussi descrive due monti opposti, quello dei giovani, idealisti, puri che non accettano compromessi e quello adulto, integrato nel sistema, e già corrotto da questo, dove la convenienza e la semplificazione sono i soli concetti che interessano. Nel mezzo abbiamo il protagonista, che deve ancora decidere da che parte stare, nella sua fase di transizione all’età “adulta”. Questa difficoltà lo porta ad una sorta di immobilismo emotivo che lo tiene lontano da entrambi dai mondi che lo circondano. Solo le ripetute provocazioni subite danno modo al giovane di liberare il corpo, vero ostacolo al suo incedere nella vita, in una lotta selvaggia con Jakub, dove, forse, potrà riappropriarsi della sua vita.