Anghelopoulos con I suoi toni lirici racconta la scoperta della vita di due bambini attraverso la metafora del viaggio. È una scoperta che include molte parti dolorose e che non arriva mai ad un reale compimento, sempre alle prese col mondo che tenta di corromperli o li ignora. Soprattutto per la bambina il viaggio è la scoperta della durezza e della prevaricazione che può mettere in atto l’uomo. L’incontro finale con l’albero, simbolo paterno e generatore conclude il viaggio di scoperta. Fotografia impeccabile e preferenza per scene lunghe con pochi movimenti di macchina puntellano con fermezza lo sbandamento affettivo dei due protagonisti
Paesaggio nella Nebbia di Theodoros Angelopoulos
Due bambini greci, fratelli, lei di 11 lui di 6 anni, vivono col mito del padre mai conosciuto, che, è stato detto loro dalla madre, ora vive in Germania. Si recano ogni giorno in stazione con l’intento di partire per andare a trovarlo e puntualmente tornano indietro, fin quando una sera salgono per dare inizio ad un lungo viaggio iniziatico.