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Esma e sua figlia Sara vivono nella periferia di Sarajevo. E’ il 2006 e la guerra è ancora ben presente nella memoria, nelle strade, nella vita delle persone. Esma è bosniaca, e cerca come può, di provvedere al sostentamento della famiglia e soprattutto dei bisogni della figlia adolescente, irrequieta e sempre alla ricerca di notizie sul padre, che come quello di altri coetanei non è presente.
Jasmila Zbanic svela lentamente il tema centrale della narrazione, fino alla sua dolorosa ed esplosiva rivelazione che giunge quasi al termine del film. Il tema delle violenze perpetrate ai danni delle donne durante il conflitto, che porta con sè drammi laceranti vissuti nel segreto. E il film ci dice come sia proprio la possibilità di poter condividere esperienze traumatiche, di rivelare verità difficili da accettare che mette in moto un processo di risanamento e di guarigione. L’evoluzione che porta la conoscenza del passato e la sua accettazione dissolve gli attaccamenti che legano a fasi precedente della vita, e permettono di vivere con un nuovo assetto più maturo e consapevole.

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