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Virgil è un antiquario e battitore d’asta di grandi capacità. Ha sessant’anni ed è solo, chiuso nel lusso della sua casa e delle sue fobie. Quando arriva la telefonata di Claire che gli propone di vendere tutto il suo patrimonio, comincia per Virgil un percorso inaspettato di revisione di sè, dei propri valori, oltre che del rapporto con gli altri.

Giuseppe Tornatore propone questo film che certamente ha una ottima sceneggiatura che tiene incollati allo schermo, coi suoi misteri che si svelano solo poco a poco. Il tema centrale della ricerca di ciò che è vero e ciò che è falso, si svolge sulle due aree importanti del film, quella dell’antiquariato e dell’amore, e lo spettatore è perfettamente coinvolto in questa dinamica di ricerca. Gli eventi contengono tutti allo stesso tempo una parte di vero e una parte di falso ed è grazie alla possibilità di riappropriarsi dei propri sentimenti che i protagonisti possono viverli e fare quell’esperienza di vita che contiene momenti di gioia ed altri drammatici. Ma il rischio di vivere è l’unica alternativa alla rigida stagnazione che provocano le paure di soffrire e perdere qualcosa di importante.il rischio di vivere